ApritiModa e Mirta: il valore dell’esperienza
Dal cuore di Trieste alla seta di Como, fino al cuoio della Toscana
Dal cuore di Trieste alla seta di Como, fino al cuoio della Toscana
C’è la bottega artigiana a Chiesina Uzzanese che realizza a mano borse ispirandosi alle linee sinuose dei cavalli come la Selleria Boldrini. Marco Atelier e il suo laboratorio nel centro di Trieste che dal disegno, al taglio e fino al più piccolo dettaglio trasforma progetti in borse gioiello. L’azienda comasca riconosciuta in tutto il mondo per la qualità e la stampa su seta fondata nel 1949: Ratti.
Che cosa hanno in comune questi protagonisti di ApritiModa? L’eccellenza e il saper fare, le caratteristiche del made in Italy che sono apprezzate in tutto il mondo. Se raccontare il bello e il ben fatto, l’artigianato di famiglie, la tradizione di un territorio e il suo stile sono elementi che caratterizzano ApritiModa, Mirta, lo showroom digitale che connette i creativi e i designer, i loro atelier e le boutique nel mondo ne ha riconosciuto il valore.
Dal tavolo da lavoro con pinze, pennelli, ago e filo alle vetrine digitali che permettono di amplificare e condividere oggetti preziosi, frutto di competenze e una passione che contraddistingue l’italianità a tutte le latitudini. «Siamo molto felici di collaborare con ApritiModa, una realtà affine a Mirta in quanto a valori e missione. In comune abbiamo la volontà di scoprire e narrare le eccellenze del nostro paese, portare alla luce storie di maestri ed artisti che contribuiscono a scrivere la storia della moda italiana», spiegano i fondatori Ciro di Lanno e Martina Capriotti. «Sfruttiamo canali differenti, il fisico e il digitale, ma lo scopo e la passione sono condivisi, è proprio questa condivisione di valori che ci ha portato ad unire le forze e a credere fermamente che questo possa amplificare il risultato comune».
Il motto di Mirta, fondata nel 2019 come startup è Feel what’s behind, fell the arty vibe (letteralmente: «senti cosa c’è dietro, senti l’atmosfera artistica») rappresenta la rilettura del concetto di lusso, inteso come esperienza in cui è possibile percepire storie, tradizioni e idee di chi sta dietro al prodotto, ultimo elemento della catena della bellezza.
Si scopre così la passione per la fotografia e le borse (fin da quando era ragazzo) di Marco Trevisan di MARCO Atelier, che dopo un’esperienza lavorativa a Milano si appassiona alla pelletteria e torna nel cuore della sua città per realizzare i suoi sogni e trasformarli in borse insieme a sua moglie. La storia di una famiglia che seleziona la pelle migliore, utilizzata anche nelle selle per cavalli per la sua morbidezza e non perché qualcuno si occupa di settore equestre. Eppure, da generazioni si aggiungono dei dettagli segreti che rimandano a quel mondo. La collezione e l’archivio dei disegni e delle stampe su seta conservati all’interno della sede di Ratti a Guanzate, invece, è un punto di partenza e stimolo per esperti di moda, creativi e designer. Forse è anche per questo, oltre che per la passione del fondatore Antonio Ratti per l’arte che dalle cravatte si è arrivati a fondare il Textile Center nel Metropolitan Museum di New York.